Come abbiamo già visto, la stampa 3D produce e fabbrica elementi tridimensionali attraverso un processo additivo (di strati) basandosi su dei modelli. Abbiamo anche approfondito i processi di utilizzo di una stampante 3D in un nostro precedente articolo.
Oggi invece poniamo l’attenzione su una delle fasi più importanti della produzione in 3D nonché la fase iniziale per questa tecnologia: la modellazione.
Le stampanti 3D infatti hanno bisogno di un modello, ovvero di un file 3D per la stampa per far si che si avvii il processo.
Prima di parlare di modellazione e di come è possibile creare i file 3D è necessario però premettere che, sebbene i processi di stampa 3D si siano evoluti molto nel corso degli anni, la scansione 3D, ancora oggi, non è una fase semplicissima, infatti il file scansionato non può essere immediatamente stampato, ma va rielaborato con dei software specifici. Un esempio esaustivo di software è quello basato sulla Tecnologia Merlot (usato nel campo dell’ortodonzia)
Fatta questa premessa, ora possiamo addentrarci nel mondo della modellazione e capire che il processo di stampa parte esattamente dalla creazione di questi file, traccia su cui andrà a lavorare la stampante.
La realizzazione di questi file può avvenire tramite due modalità:
Per poter avere un modello su cui basare la stampa 3D si utilizza il metodo della scansione 3D, grazie a strumenti che spesso sono calibrati sul pezzo da acquisire.
La luce emessa da questi strumenti crea un reticolo luminoso che colpisce l’oggetto interessato, la deformazione di luce viene utilizzata come informazione dai sensori e dalle telecamere al fine di definire il volume.
Se si vuole adottare la tecnica della modellazione Cad, ovvero una modellazione che viene definita ibrida, vuol dire che adotterai una modalità che si basa sull’utilizzo sia di solidi che di superfici, in modo simultaneo.
Parlare di utilizzo di solidi e superfici in modo simultaneo, resterebbe astratto se non si spiegasse che per poter gestire una scansione Cad 3d è necessario saper utilizzare dei software di modellazione 3D (anche open source), ovvero utilizzare dati che vengono gestiti tramite algoritmo ed organizzano i punti nello spazio.
I software in questione partono dal disegno bidimensionale per poi ottenere le forme tridimensionali attraverso una serie di comandi. Saper utilizzare i software di modellazione di file vettoriali è chiaramente la marcia in più per poter lavorare agilmente nel settore della stampa 3D, applicarla ai diversi settori merceologici, ampliare il business e, non ultimo, ampliare le conoscenze.
Se invece non si conoscono le basi della modellazione tramite CAD, è importante sapere che ci sono corsi autorevoli per imparare a gestire una tra le fasi più importanti della produzione in stampa 3D, ovvero la modellazione.
Lavorare con il disegno 3D non vuol dire obbligatoriamente saper disegnare in 3D, infatti è possibile stampare tridimensionalmente anche grazie a portali open source che permettono di scaricare file 3D già pronti alla stampa. Si tratta di un sistema molto utile per coloro i quali volessero avviare un service 3D.
Moltissime aziende oggi si sono ormai approcciate ad uno nuovo sistema di gestione della produzione ed hanno necessità di servirsi di file 3D utili per moltissime applicazioni:
Tutte queste situazioni, per così dire, bidimensionali hanno la possibilità di essere trasformate e stampate in formato 3D dando vita service 3D.
Abbiamo quindi compreso che oggi avviare la produzione di stampe 3D è diventato un percorso piuttosto agile. Tuttavia senza una formazione attenta ed adeguata, durante l’acquisto del dispositivo o prima dell’acquisto, è praticamente inutile installare una stampante e cimentarsi come autodidatti nella produzione.
Per non incorrere in spiacevoli vicoli ciechi, è necessaria un’attenta e consapevole analisi sui materiali di stampa e comprendere i parametri utili ad aumentare le prestazioni dell’oggetto da stampare.
Sappiamo ormai che i passi da gigante fatti da questa tecnologia permettono anche di lavorare attraverso wifi e da remoto. Sono terminate le notti insonni degli stampatori 3D che dovevano controllare che la stampa non si fermasse o che il sistema non si compromettesse. Oggi con un semplice click (e formazione adeguata!) è possibile diventare uno stampatore 3D professionale.